Guerre di mafia by Bruno De Stefano

Guerre di mafia by Bruno De Stefano

autore:Bruno De Stefano [Stefano, Bruno De]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2023-08-30T22:00:00+00:00


1.11 Dopo la guerra

La consapevolezza di aver quasi definitivamente cancellato la Nuova camorra organizzata dà una botta di autostima a tutti i componenti dell’organizzazione di Alfieri. C’è però qualcuno che vive l’affermazione sulle truppe cutoliane con eccessivo trasporto, fino a perdere un po’ alla volta il senso della misura. Questo qualcuno è Peppe Ruocco, da tutti considerato uno dei maggiori protagonisti del conflitto contro gli uomini del padrino di Ottaviano. Gasato dalla irripetibile chance che gli offre l’indisturbato controllo del territorio, Ruocco comincia ad agire in totale autonomia e mette su un gruppo che risponde solo a lui. Inoltre, non si presenta alle riunioni dello stato maggiore della NF e soprattutto fa esattamente ciò che Alfieri detesta: a Piazzolla di Nola, dove c’è il suo quartier generale, si comporta con arroganza attirandosi le antipatie degli abitanti della zona, che fino a poco prima avevano vissuto nella tranquillità più totale. Alfieri registra molte lamentele e quando richiama Ruocco all’ordine si accorge che il suo sottoposto oramai non lo rispetta più. Il capo della NF inizia a temere che il suo scagnozzo, la cui ferocia è nota, possa ammazzarlo per ereditare la guida del clan, e quindi sceglie di prevenire il male invece di curarlo: Peppe Ruocco, sostiene il boss, dev’essere eliminato. Attirato in una trappola, sarà giustiziato insieme al suo fidato guardaspalle Mimmo Sarmino.

Un’altra figura di cui il boss della NF deve occuparsi è Antonio Malventi. A cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, questo nome dice poco o nulla. Che sia un soggetto dedito al crimine è un dato assodato, ma sul suo conto le informazioni di cui dispongono gli investigatori sono largamente incomplete. Tuttavia, non è proprio un caso che sia semisconosciuto ai radar della legge: in via ufficiale imprenditore con base nel quartiere napoletano di Fuorigrotta, Malventi è infatti una pedina decisamente fondamentale nell’ambito delle relazioni esterne della NF. È lui la cerniera tra l’organizzazione e gli ambienti della magistratura e delle forze dell’ordine, è lui che si occupa di condizionare i processi e di ottenere notizie sulle indagini. In diverse circostanze, il suo intervento è stato provvidenziale per limitare i danni a diversi affiliati.

Per questo motivo Carmine Alfieri lo ha sempre portato su un palmo della mano; i due si conoscono fin dall’infanzia, che l’imprenditore ha trascorso nel Nolano. I vertici della NF lo rispettano e lo trattano con i guanti bianchi, almeno fino a un certo punto. Malventi ha evitato a diversi suoi compari di finire in galera, ma ovviamente in galera non ci vuole andare nemmeno lui. Ed è per questo che per salvarsi decide di tradire i suoi amici: mentre lui viene ignorato da poliziotti e carabinieri, alcuni personaggi di spicco dell’organizzazione (come Marzio Sepe e Angelo Moccia) vengono arrestati: gli inquirenti, inoltre, riescono addirittura a mettere sotto controllo alcune utenze telefoniche la cui esistenza è nota solo a un esiguo numero di fedelissimi.

Alfieri e i suoi più stretti collaboratori intuiscono che, per evitare le manette, Malventi è diventato un confidente delle forze dell’ordine,



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